LA CALENDULA PER IL TUO AMICO A QUATTROZAMPE
- Graziana Bergo

- 7 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La calendula, contraddistinta da fiori simili a margherite di colore giallo arancio, è una pianta che cresce in prati, giardini e perfino in terre aride e ghiaiose: cresce spontanea in gran parte dell’Italia, dal mare alla zona submontana.
Condivide con altre specie di piante l’eliotropismo: i suoi fiori sbocciano infatti solo quando il sole splende.
Diverse sono le varietà che sono state selezionate a scopo ornamentale, ma è utile come pianta medicinale per curare i problemi della pelle, gli eczemi, i funghi, le ferite, le verruche, gli eritemi, l’acne, le ulcerazioni, il prurito, le screpolature.

SPECIE
Le Calendule amano il sole e l'aria quindi sono piante che devono essere coltivate all'aperto, anche in vaso, purchè siano tenute in un balcone o in un davanzale.
Esistono una trentina di specie tra le quali le più diffuse e conosciute sono:
Calendula officinalis
Chiamata anche fiorrancio o calendola è la specie
più conosciuta e diffusa.
I fiori hanno una colorazione che va dal giallo,
all'arancio al bianco.
Calendula arvensis
La Calendula arvensis è la specie che
ritroviamo spontanea nei nostri prati.
I fiori sono gialli o aranciati, foglie alterne e
ricoperte da una densa peluria.
UTILIZZI
La calendula contiene triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, fitosteroli, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare.
Le sue proprietà medicinali sono molte, oltre a quelle cosmetiche.
Questa pianta officinale è infatti antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante ed
è per questo perfetta per trattare pelli screpolate, secche e arrossate e per alleviare
faringiti e raffreddori.
Ad uso interno, la calendula è inoltre coleretica,
antispasmodica e emmenagoga, e si rivela pertanto molto utile in caso di
mestruazioni irregolari o dolorose.
USO INTERNO
COME INFUSO
L’infuso si ottiene lasciando che i fiori si depositino sul fondo del contenitore nel quale è stata versata acqua a circa 100 gradi. Dopo un tempo medio di 5-10 minuti, i principi attivi saranno rilasciati nel liquido.
Viene impiegato in caso di tosse, malattie da raffreddamento, gastrite, ulcere e crampi allo stomaco e nel trattamento dei disturbi digestivi legati alla scarsa secrezione di bile.azione coleretica ed ipolipemizzante:
L’infuso di calendula inoltre ha azione coleretica, incrementa la secrezione di acidi biliari e i suoi saponosidi abbassano i livelli di colesterolo e trigliceridi.
L’infuso di calendula poi si usa per sciacqui o gargarismi in caso di tonsilliti, afte, piccole lesioni o stomatiti.
Va bene anche per pulire a fondo la pelle del viso, per lenire gli arrossamenti cutanei e per
detergere piaghe e ferite. I lavaggi con l’infuso di calendula risultano efficaci nel lenire le irritazioni intime.
Ha azione sul sistema cardiocircolatorio e sul sistema nervoso centrale; inoltre
sono state documentate anche influenze sull'induzione del sonno; azione sull'apparato genitale femminile: aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti. Ha azione antispasmodica sui dolori mestruali eaddominali.
Ha anche proprietà antinfiammatorie e antiulcera: agisce sulle irritazioni delle mucose, data la presenza delle mucillagini, risultando utile in caso di colite, gastrite, ulcere.
USO ESTERNO
Per uso esterno si sfruttano le sue attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche.
Si applica su tagli, graffiature e ferite; pelle arrossata ed infiammata in genere, incluse le scottature, acne e altre eruzioni cutanee; micosi cutanee.
COME OLEOLITO
L’oleolito di calendula si ricava macerando in olio i fiori secchi; attenua i geloni, contrasta l’insorgere delle vene varicose. La pomata o l’oleolito di calendula trovano impiego anche nella cura delle piaghe da decubito in quanto favoriscono la cicatrizzazione ostacolando infezioni batteriche e infiammazioni.




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